RESOCONTO ASSEMBLEA NAZIONALE GENUINO CLANDESTINO

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PARTECIPANTI:
terra Terra di Roma, Campi Aperti di Bologna, Asci Pisa, la Ragnatela
Autoproduzioni di Napoli, Etain ed il mercatino itinerante di Gubbio,
Felice (il poeta) ed il Mercatino del Seminasogni, Simona del mercato di
Perugia, Cosetta del Mercatino di Palombara Sabina, Lato Selvatico Rete
Bioregionale, C.I.R. (CORRISPONDENZE INFORMAZIONI RURALI), Marco di
CasaBandita, Giovanni di USI – Arti&Mestieri, Ottavio per NASCERE LIBERI
di “CAMPANARA”, Comune di Urupia, comunità degli elfi, La Terra Trema,
mercatino di Cosenza.

RESOCONTO:

Tonino di terra Terra ha dato il via alla discussione, invitando le realtà
venute da tutta Italia a presentarsi. La prima fase dell’assemblea ha avuto
una funzione di conoscenza reciproca. CampiAperti ha espresso così la
volontà di poter conoscere come si stanno muovendo i mercatini in Italia,
in base alle differenti norme regionali, per poter sopravvivere alla
burocratizzazione e alle norme igieniche. Marco dell’asci di Pisa (nonché
del mercatino di Pisa) ha esposto alcune difficoltà e restrizioni che
subiscono per le normative igieniche ed ha anche ribadito l’importanza dei
mercati in città (il rurale che entra in città e non viceversa) quali
veicolo di sopravvivenza delle realtà agricole.
Etain del mercatino itinerante di Gubbio ha messo il punto sull’importanza
della diffusione del modello di economia della vendita diretta, e così ha
riportato esempi di persone che volevano partecipare al mercato di Gubbio,
ma che poi, vista la distanza, hanno deciso di crearne uno nuovo nella
propria zona.
Tonino a questo proposito ha anche parlato dell’importanza di ripetere le
esperienze dei mercatini anche fuori dai centri sociali.
Marco Chiletti, a proposito delle certificazioni biologiche, si chiede
perché lui dovrebbe pagare per dire che non utilizza pesticidi e invece chi
li utilizza, non solo non deve pagare una certificazione ma non è nemmeno
tenuto a dire quali usa.
La Ragnatela autoproduzioni di Napoli ha raccontato della mancanza di
restrizioni poste dalle istituzioni, che non gli hanno mai fatto problemi.
Altre realtà hanno parlato invece di una vera e propria richiesta dei
mercatini da parte dei politici in particolari situazioni o progetti. A
questo punto un intervento ha chiarito la BUGIA dell’appoggio politico:
ossia molte realtà sono chiamate per fare mercatini da esponenti politici o
ricevono l’appoggio di questi, appoggio che però non si manifesta in una
reale presa di posizione a difesa dei contadini e della vendita diretta
(che significherebbe cambiamenti di norme igieniche e burocratiche e quindi
assunzioni di responsabilità) ma solo in una facciata di cortesia
accaparravoti.
Germana di CampiAperti e Cesare di terra Terra hanno detto che ancor prima
del problema delle norme igieniche per la vendita dei trasformati, un
grande problema che impedisce alle persone di poter diventare contadini, è
l’accesso alla terra. Accesso blindato dagli alti costi, dalle speculazioni
che vogliono vendere i terreni in campagna a imprenditori disposti a farne
beauty farm ecc…
Ottavio di nascere liberi ha quindi parlato del progetto pilota che stanno
realizzando per quanto riguarda l’accesso alla terra, e ha detto che
l’obiettivo (per lui come per la comunità degli elfi) dei contadini,
tramite la campagna genuino clandestino, dovrebbe essere creare delle
comunità rurali autosufficienti piuttosto che vendere i propri prodotti in
città e quindi appoggiarsi all’economia urbana.
Alda di CampiAperti ha parlato di MAB che rende possibile alle aziende
agricole la diminuzione di alcune tasse o ad esempio la possibilità di non
pagare l’INPS.
Giovanni di USI ha parlato poi del pericolo di chiedere una modifica
normativa come soluzione ai problemi igienici e burocratici. Ha spiegato
che la norma poi entra nel controllo di altri e non di chi l’ha proposta.
Secondo lui, piuttosto che concentrarsi sulle normative, sarebbe invece
importante recuperare gli usi civici.

Si è arrivati alle conclusioni dell’assemblea la mattina seguente, durante
il mercato al Forte.

• APPUNTAMENTI

Perugia a settembre
Napoli a Marzo/aprile

• 2 GRUPPI DI LAVORO:

1) accesso alla terra
(argomento di ricerca di cui fanno parte gli usi civici, le terre
demaniali, “mab” e aiuti agli sgravi fiscali e qualsiasi risorsa che possa
facilitare l’accesso alla terra per chi vuole essere contadino)

2)  autocertificazione partecipata
(normative igienico sanitarie, tasse, occupazione suolo pubblico ecc…)

L’intento è di arrivare a settembre a Perugia con più informazioni circa
questi due punti cruciali. Questo darebbe la possibilità di poter scegliere
gli obiettivi comuni.

Per poter lavorare la strategia decisa è stata questa:

– Ogni realtà formerà i due gruppi (uno per l’accesso alla terra e uno per
l’autocertificazione partecipata)
– Lo comunica ai portavoce della propria realtà
– Questi comunicano agli altri portavoce chi fa parte dei gruppi e gli
indirizzi mail
– A questo punto tutti i gruppi di lavoro delle diverse realtà possono
iniziare a scambiarsi informazioni e costruire il materiale che verrà
esposto in assemblea a Perugia, per decidere una  strategia comune.

terra Terra ha proposto di creare un blog per lavorare.
Michele di CampiAperti ha proposto, al di là di queste conclusioni, di
unirsi in una azione più diretta ad esempio nel caso in cui venisse
coltivato del mais ogm in Italia.

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