10 Maggio: Colpevoli di Resistere
In una Torino blindata (ce lo aspettavamo, ma non così tanto!) più di 15mila persone sono scese in piazza per ribellarsi alla magistratura asservita al potere, a quei poteri forti che si cibano dei soldi che andrebbero invece destinati all’istruzione, alla sanità, per pagare gli stipendi a chi lavora nelle cooperative, per le pensioni.
E’ stato un corteo allegro, creativo e ricchissimo di slogan, alcuni anche giustamente arrabbiati perchè 4 compagn* si trovano ancora in carcere, in un isolamento folle e senza nessuna motivazione, è stato un corteo di corpi che hanno saputo dare una risposta chiara e decisa: non ci facciamo intimidire. Come qualche giornale scrive, “è stato un esempio di democrazia”, preferiamo dire che è stato l’esempio di persone libere e pensanti, di uomini, donne, anzian* e tant* bambin* che ancora una volta sono scese in piazza senza paure, per resistere allo spreco delle risorse, alla devastazione del territorio, alla rapina sui salari, le pensioni e la sanità, contro tutte le opere inutili.
E 15mila persone colorate sono giunte in Piazza Castello, nella vetrina della città bene, per portare le bandiere bianche con il treno crociato, per portare sorrisi e rabbia, per applaudire gli interventi dal palco dove molti e molte hanno parlato e condiviso ancora una volta le ragioni della lotta e la vicinanza a chi è in prigione da mesi con un’accusa assurda o a chi sta affrontando da anni processi, restrizioni, denunce continue.
Il 14 maggio. a Torino si aprirà il processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati di terrorismo per il sabotaggio di un compressore.
Attraverso l’accusa di terrorismo contro alcuni NO TAV si vogliono colpire tutte le lotte, per questo tutte le lotte, i comitati, le soggetività che credono in un mondo diverso c’erano sabato.
Chiara, Claudio ,Niccolò , Mattia liber* subito.